Se non avete pagato, rateizzato o ottenuto una sospensione o un annullamento del debito con l’Agenzia delle Entrate, dopo 60 giorni dalla notifica della cartella, la stessa Agenzia può porre in essere ulteriori azioni utili per poter riscuotere gli importi richiesti dagli enti creditori. Tra le procedure attivabili c’è anche il fermo amministrativo.
Ma di cosa si tratta?
Cos’è il fermo amministrativo
La legge prevede che l’Agenzia delle Entrate possa disporre il blocco dei veicoli che sono intestati al debitore, mediante iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Per legge, comunque, prima di procedere al fermo amministrativo l’Agenzia delle Entrate dovrà inviare un preavviso per consentire di regolarizzare la propria posizione. Solo trascorsi 30 giorni dalla notifica del preavviso di fermo, senza che il debitore abbia pagato le somme dovute o senza che ne abbia richiesto la rateizzazione oppure in mancanza di provvedimenti di sgravio (cioè cancellazione del debito) o sospensione, si procede con l’iscrizione del fermo amministrativo al PRA.
Come evitare il fermo amministrativo
Esistono diversi modi per poter evitare il fermo amministrativo. Fermo restando che vi consigliamo di agire con tempestività, evitando che si arrivi a questo punto, è bene verificare la correttezza delle comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e, in particolare, la notifica degli atti.
Inoltre, si tenga conto che sarà possibile richiedere la rateizzazione di tutte le somme dovute, e che già dopo il pagamento della prima rata sarà possibile chiedere all’Agenzia delle Entrate la sospensione del fermo (che verrà revocata in caso di mancato pagamento delle rate successive). Quando il debito verrà invece integralmente pagato, l’Agenzia delle Entrate rilascerà un provvedimento di revoca del fermo amministrativo che potrà essere presentato a un qualsiasi ufficio provinciale del PRA per chiederne la cancellazione.
Fermo amministrativo sull’auto usata per lavoro
Ricordiamo infine che per legge il fermo amministrativo non può essere iscritto se il contribuente dimostra, entro 30 giorni dal ricevimento del preavviso di iscrizione, che il veicolo è strumentale all’attività di impresa o della professione che eserciti.
La richiesta in tal senso dovrà essere presentata agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate oppure inviata a mezzo raccomandata A/R mediante il modello F2 “Istanza di annullamento preavviso fermo bene strumentale”, allegando la documentazione necessaria per attestare la strumentalità del veicolo.