La sua ricezione spesso determina timori. In realtà, però, non sempre val la pena esagerare con ansie e tensioni nei confronti di tale atto che, sebbene sia spesso anticamera di pagamenti evidentemente sgraditi, a volta può rappresentare una inutile preoccupazione. Cerchiamo allora di approfondire la conoscenza con la cartella di pagamento, scoprendo come viene elaborata e cosa fare in caso di sua ricezione.
Cos’è la cartella di pagamento
La cartella di pagamento è un atto con il quale l’Agenzia delle Entrate – Riscossione invia ai contribuenti per recuperare i crediti che risultano essere vantati dagli enti creditori (ad esempio, la stessa Agenzia delle Entrate o l’Inps).
Dunque, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, la cartella di pagamento con il marchio dell’Agenzia delle Entrate non è solo riconducibile a presunti debiti con la stessa Agenzia: agendo come ente per la riscossione, l’Agenzia si occuperà anche di riscuotere i debiti che derivano da un controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni, per le somme dovute in materia di imposta e tasse ipotecarie, tributi speciali catastali e relativi oneri e sanzioni amministrative, anche da parte di altri enti creditori, prevalentemente pubblici.
Cosa contiene la cartella di pagamento
La cartella di pagamento contiene la descrizione di quanto il debitore deve all’ente creditore, le indicazioni su come procedere al pagamento (dove, come ed entro quale scadenza), l’invito a provvedere entro 60 giorni, come e a chi richiedere la rateazione (ne abbiamo parlato poche settimane fa), le spiegazioni per proporre eventuali ricorsi, il nome del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e di quello di emissione e di notifica della cartella.
Come si arriva alla cartella di pagamento
Da quanto sopra potrebbe esser intuibile come la cartella di pagamento sia solamente l’ultimo passaggio di una procedura che tende ad accertare l’esistenza di somme che risultano dovute in seguito a dei controlli.
Tali somme, se accertate, verranno iscritte a ruolo, ovvero inserite in un elemento che contiene i nominativi dei debitori e le somme dovute.
Il ruolo viene a sua volta trasmesso all’Agenzia delle Entrate – Riscossione che provvede alle successive procedure, ovvero alla predisposizione e alla notifica delle cartelle, alla riscossione delle somme e al relativo riversamento alle casse dello Stato e degli altri enti impositori o, in caso di mancato pagamento, all’avvio dell’esecuzione forzata.
Cosa fare in caso di ricezione della cartella di pagamento
La prima cosa che vi consigliamo di fare in caso di ricezione della cartella di pagamento è legata alla verifica della forma e della sostanza: controllate dunque che l’atto sia regolarmente completato con tutti gli elementi richiesti dalla legge, e che naturalmente le pretese dell’ente creditore siano valide.
Spesso da tale controllo possono derivare dei margini per poter evitare il pagamento della cartella: parlatene con un esperto consulente per poterne sapere di più!