Se hai bisogno di liquidità e, a tal fine, pensi di vendere un immobile o più immobili di proprietà, sappi che non sempre la vendita sarà efficace: la legge permette infatti al creditore di promuovere in alcuni casi l’azione revocatoria, a tutela del proprio credito, contro la tua azione di disposizione del patrimonio, se quest’ultima ha recato pregiudizio alle ragioni della banca o della finanziaria. Ma come funziona? E che cosa puoi fare?
Quando si può parlare di revocatoria
Come potrai ben intuire, non sempre per il debitore è possibile parlare di azione revocatoria, considerando che la legge prevede alcuni presupposti piuttosto rigidi come:
- l’esistenza del credito: è necessario che l’inadempimento del debitore possa essere chiaramente accertato;
- l’esistenza di un atto di disposizione con cui il debitore dispone dei propri beni a danno del creditore, rendendo così più problematico e difficoltoso il recupero del credito, come potrebbe avvenire in caso di donazione, vendita, divisione, conferimento, costituzione fondo patrimoniale, ecc.;
- la dimostrazione che l’atto compiuto dal debitore determini una riduzione reale del patrimonio o diminuisca le possibilità di intraprendere con successo l’azione esecutiva;
- la prova che il debitore abbia alienato il bene con lo scopo preciso di danneggiare il creditore.
In tal proposito, tieni anche conto che la giurisprudenza ha individuato alcuni atti “sospetti”, ovvero che più facilmente di altri possono favorire l’efficacia dell’azione revocatoria: tra i vari, possiamo ricordare gli atti che sono conclusi tra due parenti, l’atto posto in essere da un fideiussore, la costituzione di diritti al solo scopo di vincolare il bene (ad esempio, l’usufrutto), gli atti di compravendita con modalità di pagamento generiche, gli atti che vengono effettuati a prezzi molto più bassi rispetto ai valori di mercato del bene, gli atti che sono compiuti a ridosso del sorgere del credito o vicini alla messa in mora da parte del creditore.
Infine, ricorda che per la revocatoria non sempre è necessaria la buona fede del terzo: solo se infatti l’atto viene effettuato a titolo oneroso, per poter agire in revocatoria sarà necessario provare che il terzo fosse effettivamente consapevole del pregiudizio che arrecava al creditore.
Cosa puoi fare in caso di revocatoria
Nell’ipotesi in cui si stia profilando un’azione revocatoria per un atto da te disposto su un tuo bene, ti consigliamo prontamente di contattare il nostro team di assistenti per una specifica valutazione del tuo caso: condivideremo insieme a te le migliori soluzioni per la difesa dei tuoi diritti e dei tuoi interessi.