La cronaca riporta frequentemente notizie relative a gesti estremi di chi, oppresso dai debiti, non vede altra via d’uscita che farla finita e ricorrere al suicidio.
Fortunatamente, però, ci sono anche notizie positive, quando la sollecitudine di parenti o forze dell’ordine impediscono di compiere il gesto estremo.
Suicidio per Debiti: sventato
Proprio in questi giorni è stato sventato l’ennesimo disperato suicidio per debiti grazie all’intervento dei carabinieri di Agrigento.
Un professionista quarantenne, sfinito dai debiti accumulati nel tempo con vari clienti, ha deciso di togliersi la vita.
Tuttavia, nella disperazione, ha annunciato il gesto che stava per compiere, chiamando il numero unico di emergenza. I carabinieri, consapevoli che le parole dell’uomo non fossero semplice provocazione o follia, ma celassero un reale proposito si sono recati sul posto.
L’operatore che ha ricevuto la tragica chiamata è infatti riuscito a tenere collegato l’aspirante suicida il tempo necessario a farsi rivelare il luogo in cui si trovasse. All’arrivo dei carabinieri l’uomo stava già procedendo al suicidio, chiuso nella propria auto col tubo di scarico collegato all’interno.
Il pronto intervento delle forze dell’ordine e quindi dell’ambulanza ha però impedito il fatale soffocamento, riuscendo a salvargli la vita.
Dietro questa ennesima vicenda che sarebbe potuta finire in tragedia c’è l’annoso problema dei debiti che troppo spesso pongono fine a vite professionali e anche fisiche. Il dramma del sovraindebitamento ha condotto il legislatore a provvedere e prevenire.
Debiti da Miss
A questa procedura di esdebitazione prevista dalla legge 3/2012 ha fatto ricorso, per esempio, l’ex miss Italia Cristina Chiabotto.
Il debito, contratto col Fisco nel periodo 2008-2013 ed emerso nel 2014, ammonta a circa 2,5 milioni di euro. Va specificato, come evidenziato dal giudice, che l’indagine della Guardia di Finanza di Torino ha «accertato un comportamento elusivo (non fraudolento)». Vendendo quasi tutto, compresi negozi di sua proprietà, la showgirl potrà così recuperare liquidità da versare annualmente per compensare i debiti nei confronti dello Stato.
La legge 3/2012, non a caso detta “salva suicidi” è rivolta a privati e imprenditori che non riescono più a far fronte ai debiti contratti.
Attraverso tale dispositivo è possibile concordare un piano di estinzione dei debiti o esdebitazione, valutato da organismi indipendenti. La proposta di accordo è quindi trasmessa al giudice, con l’elenco dei creditori e delle spese necessarie alla sussistenza del debitore e della sua famiglia.
Quest’ultimo quindi è incentivato a cercare una strada per risarcire quanto dovuto.
La Chiabotto ha infatti dichiarato di aver agito fidandosi di consigli sbagliati e di voler pagare attraverso gli strumenti previsti dalla legge.
Questo caso evidenza ancora una volta come l’estinzione del debito sia interesse dello stesso debitore.